Feeling the fear

Non c’è nulla di male con l’essere preoccupati di quello che sta accadendo nel mondo, ma se ci identifichiamo con questo, allora desensibilizziamo il corpo e soffriamo. La paura può invece essere usata per rivitalizzare il corpo e portare focus sulla mente: quando questo è chiaro possiamo dare il benvenuto alla paura nel riconoscimento che possiamo beneficiane.

Viviamo in tempi strani al momento e chiunque non senta paura è o illuminato o ha un problema mentale, ma non sono certo quale dei due casi sia il mio!

Quello di cui ho parlato per anni, sta ora accadendo e se possiamo affrontare questo e non nasconderci nella speranza che andrà via, tutto potrebbe allora cambiare per il meglio e usciremmo da questa situazione tutti più forti in noi stessi. Se siamo capaci di essere aperti e permettere all’impatto dell’informazione di essere sentito, esso ci guiderà al nostro vero Sè. Sì, dovremo affrontare sensazioni come il sentirci senza possibilità di aiuto o di inutilità, ma se queste sensazioni saranno sentite appieno arriveremo a un luogo in noi stessi in cui siamo il potere che crea l’universo. Questo è dove il cambiamento per TUTTI può accadere, SOLO da lì. Tu non sei solo in questo, in quanto molti stanno realizzando ciò che sta accadendo e sono pronti a essere aperti, senza nascondersi, cosi che portare un cambiamento è una possibilità.

Non ci sono piani o strategie che cambieranno la situazione attuale su questo pianeta. Solo attraverso il permettere che quello che vediamo e ascoltiamo abbia il suo effetto su di noi senza negarlo esso porterà quel cambiamento tanto necessario. “Io” è il potere più grande che esista e solo l’ “Io” può cambiare il sogno del mondo. Ciò che è richiesto adesso è che prendiamo ciò che sta accadendo per affrontare qualunque cosa sorga come reazione e che restiamo presenti a essa fino a che “Io” non si riveli. Ci stiamo volgendo verso un tempo di illuminazione di massa, di consapevolezza conscia del fatto che siamo tutti lo stesso Essere, questo è qualcosa che sta già accadendo. La paura appartiene a quel qualcuno che si immagina di esistere, l’ego, e questi morirà nel fuoco della paura lasciando dietro di sé ciò che non muore mai e che non è mai minacciato, “Io”.

Questa è la nostra avventura.

Avasa

Quello che viene condiviso qui è un messaggio del tutto radicale e senza compromessi. Non dà indicazioni e non suggerisce di fare alcunché. Non richiede che tu sia in qualche modo particolare, ma piuttosto che tu non sia richiesto.

Parla di ciò che è sempre stato presente e che esiste anche ora, ma che è stato e che è anche adesso del tutto ignorato.

Cerca di descrivere un paradosso. Quando nasciamo il senso di separazione tra il corpo e ciò che lo circonda non è presente, mentre dopo alcuni anni sorge un senso di identità e tutti attorno a te ti confermeranno che tu sei una persona reale, con una sua libera scelta e arbitrio, e che devi lavorare sodo per essere degno, soddisfatto… che devi far funzionare la tua vita. Una sensazione di contrazione è presente e diventa il centro da cui i pensieri, le emozioni e le azioni sembreranno sorgere. Adesso sei un qualcuno e la vita sta accadendo a te, e devi difenderti dalle minacce, devi cercare piacere ed evitare il dolore. Credi davvero di poter fare tutte queste cose. Si diventa ricercatori, alla ricerca di qualcosa che possa colmare quella sottile insoddisfazione, un sottile ma profondo senso di mancanza. Quello che questo messaggio descrive è che la credenza di avere un’identità, un “me” separato tra altri “me” separati in un mondo separato, è un’illusione.

Non c’è nessuno e non c’è mai stato.Tutto semplicemente accade e non c’è mai nessuno in controllo di alcunché. Anche ora non c’è nessuno che stia leggendo questo, anche se qualcosa lì è fortemente convinto che non sia così. C’è solo QUESTO ed è NULLA che appare come QUESTO. Questo non può essere capito o afferrato dal “me”, ma qualcosa può risuonare lì, dato che questa è la vera natura di ciò che si è. In QUESTO TUTT’UNO ogni cosa può sorgere, anche la sensazione che la separazione sia reale, e quella sensazione può cadere. Non c’è bisogno che accada nè, esiste una causa che lo faccia accadere. L’illusione può rimanere fino alla morte o può collassare proprio ora. Quando questo è visto (da nessuno), diventa chiaro che quello a cui anelavamo tutto il tempo non era mai andato via. C’è tutto e nulla. QUESTO è pura gioia, amore e libertà.

Emozioni, pensieri, sensazioni possono ancora sorgere in Questo, ma non sono possedute da un qualcuno di separato. Non c’è più una sofferenza personale, c’è solo un fluire dell’energia.

Il vedere QUESTO non è un’esperienza che puoi fare accadere attraverso un qualche agire, perché in questo vedere tu non ci sarai. QUESTO non appartiene a nessuno. Il vedere QUESTO, il cosiddetto risveglio, liberazione o illuminazione, può accadere o non accade. Non c’è alcuna direzione o scopo nella VITA. Non c’è nessuno lì che possa fare alcunché al riguardo. Anche quando il te immaginario si sente senza speranza e senza possibilità di aiuto c’è solo l’essere senza speranza e possibilità di aiuto che accade.