Ego, the only disease

Visto che si parla di medicina quantistica se possiamo immaginare una medicina advatica?

La maggior parte la malattia è causata da uno squilibrio della psiche. I modelli psicologici basati sul concetto ego creano energia che si muove in modo confuso. Quando è chiaro ciò che si è, allora questi modelli cominciano riequilibrarsi e armonizzarsi, tuttavia questo potrebbe richiedere una vita intera, così se ci si attende una perfetta salute del corpo uno potrebbe restare in attesa per molto tempo

La malattia non è più vista nel modo in cui era vista una volta, non la si combatte, e non c’è una proiezione di una condizione “migliore” del corpo rispetto a ieri o domani. C’è molta più accettazione e tolleranza al dolore etc, in questo modo quindi si potrebbe dire che il VEDERE di ciò che si è cambia la Gestalt a livello psicologico, cosa che poi dà, ovviamente, un modo totalmente diverso di vivere la malattia e la sua accettazione.

La medicina sembra muoversi nella giusta direzione con particolare attenzione alle frequenze e spostarsi lontano da prodotti chimici. Anche in questa direzione più avanzata si ritiene che una percentuale enorme di ciò che viene utilizzato come metodo è placebo. Si potrebbe presto rendersi conto che TUTTO è placebo e che la malattia non deve esistere affatto. Ho visto le malattie che sono scomparse che potrei solo definire miracoloso. Un minuto erano presenti e il prossimo SPARITE!

La vera e propria malattia che io vedo da affrontare è il confondere ciò che si è per ciò che non siamo. E ‘ per questo motivo non ho perseguito la guarigione del corpo / mente. La vera guarigione vista da questa realizzazione è la guarigione di questa percezione del nostro Sé.

Avasa

Quello che viene condiviso qui è un messaggio del tutto radicale e senza compromessi. Non dà indicazioni e non suggerisce di fare alcunché. Non richiede che tu sia in qualche modo particolare, ma piuttosto che tu non sia richiesto.

Parla di ciò che è sempre stato presente e che esiste anche ora, ma che è stato e che è anche adesso del tutto ignorato.

Cerca di descrivere un paradosso. Quando nasciamo il senso di separazione tra il corpo e ciò che lo circonda non è presente, mentre dopo alcuni anni sorge un senso di identità e tutti attorno a te ti confermeranno che tu sei una persona reale, con una sua libera scelta e arbitrio, e che devi lavorare sodo per essere degno, soddisfatto… che devi far funzionare la tua vita. Una sensazione di contrazione è presente e diventa il centro da cui i pensieri, le emozioni e le azioni sembreranno sorgere. Adesso sei un qualcuno e la vita sta accadendo a te, e devi difenderti dalle minacce, devi cercare piacere ed evitare il dolore. Credi davvero di poter fare tutte queste cose. Si diventa ricercatori, alla ricerca di qualcosa che possa colmare quella sottile insoddisfazione, un sottile ma profondo senso di mancanza. Quello che questo messaggio descrive è che la credenza di avere un’identità, un “me” separato tra altri “me” separati in un mondo separato, è un’illusione.

Non c’è nessuno e non c’è mai stato.Tutto semplicemente accade e non c’è mai nessuno in controllo di alcunché. Anche ora non c’è nessuno che stia leggendo questo, anche se qualcosa lì è fortemente convinto che non sia così. C’è solo QUESTO ed è NULLA che appare come QUESTO. Questo non può essere capito o afferrato dal “me”, ma qualcosa può risuonare lì, dato che questa è la vera natura di ciò che si è. In QUESTO TUTT’UNO ogni cosa può sorgere, anche la sensazione che la separazione sia reale, e quella sensazione può cadere. Non c’è bisogno che accada nè, esiste una causa che lo faccia accadere. L’illusione può rimanere fino alla morte o può collassare proprio ora. Quando questo è visto (da nessuno), diventa chiaro che quello a cui anelavamo tutto il tempo non era mai andato via. C’è tutto e nulla. QUESTO è pura gioia, amore e libertà.

Emozioni, pensieri, sensazioni possono ancora sorgere in Questo, ma non sono possedute da un qualcuno di separato. Non c’è più una sofferenza personale, c’è solo un fluire dell’energia.

Il vedere QUESTO non è un’esperienza che puoi fare accadere attraverso un qualche agire, perché in questo vedere tu non ci sarai. QUESTO non appartiene a nessuno. Il vedere QUESTO, il cosiddetto risveglio, liberazione o illuminazione, può accadere o non accade. Non c’è alcuna direzione o scopo nella VITA. Non c’è nessuno lì che possa fare alcunché al riguardo. Anche quando il te immaginario si sente senza speranza e senza possibilità di aiuto c’è solo l’essere senza speranza e possibilità di aiuto che accade.