Domanda:
“E’ utile la meditazione per risvegliarsi a ciò che si è?”
Risposta:
La meditazione non è di per sé né inutile né utile per riconoscere ciò che sei, se sta accadendo allora sta accadendo, solo questo. Non serve a niente meditare riguardo la realizzazione di ciò che si è, ma essa può acquietare la mente. In ogni caso non è necessario acquietare la mente prima che il Sé realizzi se stesso.
Il tuo stato naturale, che non è uno stato affatto, è quello che è presente in questo momento, ma se in esso sorge la ricerca come un’attività di coscienza ci sarà allora la tendenza per l’attenzione ad andare verso tale attività e forse seguirla. In questo caso l’attenzione effettivamente si allontanerà da ciò che è sempre presente, il Sé.
Quindi, qualsiasi ricerca intrapresa si allontanerà dalla risposta.
Semplicemente nell’essere attenti a ciò che è già presente non è necessaria nessuna ricerca, ma ovviamente se ciò che è sempre presente non è riconosciuto, allora il seguire l’azione della ricerca sarà probabilmente qualcosa di attraente.
Tutto ciò che vien fatto non è fatto da nessuno in ogni caso, si tratta semplicemente di una attività derivante dalla immobilità del Sé.
Con amore, Avasa