The Advaita message

Domanda:

Ho notato dal tuo sito web che non hai seguito un ‘percorso’, ma che il risveglio è accaduto naturalmente, cosa che è incoraggiante.

Risposta:

Una volta che inizi a capire il messaggio dell’Advaita vedrai che non c’è un cammino, dato che si è già ciò che si sta cercando.
Ciò che siamo è nulla ed è a partire da questo nulla che l’azione della ricerca sorge con l’intenzione di trovarSi come se fosse un qualcosa. Naturalmente fino a che la ricerca continua non può accadere il venire a riposare in ciò che è prima dell’azione, il Sé. Ecco da dove accade il concetto di cammino.
Proviamo molti differenti approcci quando diventiamo consci che la ricerca è iniziata e presumiamo che ciò che cerchiamo sia altro da dove siamo adesso: tutti i tentativi di arrivare a ciò che crediamo che sia altrove, in un altro momento, sono destinati a fallire.
Il fallimento alla fine è il rilasciarsi di quell’azione di ricerca, fatta da nessuno, ciò che resta allora è riconosciuto come essere stato sempre presente ed è visto come ciò che si è. In realtà è così semplice, ma la mente dice altrimenti. Persino implicare che sia semplice è immaginare che possa essere fatto da qualcuno, quando invece non è possibile in quanto l’idea che ci sia un qualcuno è proprio ciò che deve cadere. Deve accadere in modo naturale, quindi nessun metodo fatto da un immaginario qualcuno può rimuovere quel qualcuno.

Avasa

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